Rocca di Arona
La Rocca Borromeo di Arona venne costruita poco prima dell’anno mille ed aveva inizialmente, insieme alla Rocca di Angera, uno scopo difensivo come uno dei principali punti strategici del Lago Maggiore. Tra l’XI e il XII secolo divenne il rifugio degli arcivescovi della diocesi di Milano. Dopo una prima proprietà dei Visconti, la costruzione, insieme all’intero Comune e al Castello di Arona, passò in mano alla famiglia Borromeo, che ne mantenne la proprietà per quattro secoli. Dell’antica fortificazione è possibile ammirare oggi solo alcuni resti, questo a seguito della distruzione operata dall’esercito di Napoleone, che nel 1800 ricevette l‘ordine di abbattere le costruzioni in mano agli austriaci. Tra i ruderi si può individuare il luogo che accoglieva la stanza di San Carlo, che qui nacque il 2 ottobre 1538.
Nel 2011 la rocca è stata donata dalla famiglia Borromeo alla città di Arona e dopo lavori di messa in sicurezza e di ampliamento dei servizi, l’area è diventata uno dei principali punti panoramici della zona, con una splendida visuale sul Lago Maggiore e la costa lombarda.

Colosso di San Carlo Borromeo
Sul colle antistante alla Rocca di Arona sorge la statua di San Carlo Borromeo. L’opera, soprannominata per le sue grandi dimensioni (circa 33 metri) Il Sancarlone, rappresenta San Carlo nell’atto di benedire con la mano destra la diocesi di Milano mentre sostiene con la sinistra il voluminoso libro degli Acta Ecclesiae Mediolanensis, raccolta di quanto egli fece per la riorganizzazione della Chiesa milanese. La statua è cava ed è possibile accedere al suo interno, fino ad arrivare alla testa, dove, tramite l’apertura degli occhi e delle finestrelle presenti, è possibile ammirare il paesaggio circostante.
La stabilità statica dell’opera è consentita da un pilastro di pietra posto all’interno della statua da cui diparte una struttura in ferro che funge da sostegno per il corpo della statua, realizzato in lastre di rame battuto.
L’opera, commissionata da Federico Borromeo, fu realizzata dagli scultori Bernardo Falconi di Lugano e Siro Zanelli di Pavia, basandosi sul disegno originario di Giovan Battista Alberti, detto “il Cerano”. La statua venne completata nel 1698, dopo 84 anni dall’inizio dei lavori, e da allora si erge tra boschi secolari come punto preminente di Arona, visibile anche dal lago.

Lungolago di Arona
Il Lungolago di Arona è un percorso pedonale e ciclabile che costeggia il lago e si snoda nei giardini pubblici tra giochi per bambini e fontane. Sul percorso si incontrano la statua di Atlante, opera in bronzo realizzata da Bruno d’Arcevia ed altre tre monumenti, il mezzobusto dedicato a Luigi Boniforti, il monumento al Barcaiolo, e, oltre, l’edicola di Sant’Anna rivolta verso il lago. Il pergolato di glicini finale permette di ammirare il panorama su Angera.

Dettagli
Da Ispra prendere la strada provinciale 69 in direzione Angera dove è presente uno scalo della Navigazione Laghi https://www.navigazionelaghi.it/ operativo tutto l’anno con battelli verso Arona. Oppure percorrere la provinciale 69 fino a Sesto Calende e dopo aver attraversato il ponte sul fiume Ticino immettersi sulla strada statale 33 in direzione Arona.